I vasi finlandesi sono la passione del grande mercante d'arte Bruno Bischofberger che questo aprile presenta a Venezia la sua ricca collezione.

È conosciuto come uno dei più grandi mercanti d'arte del XX secolo, l'uomo che ha portato Andy Warhol e Basquiat in Europa e ha rappresentato il neoespressionismo di David Salle e Julian Schnaibel e l'avanguardia di Cucchi & Clemente.

Ma il mercante d’arte svizzero è molto più di questo. È anche un collezionista vorace la cui curiosità è stata risvegliata non solo dall'arte visiva ma anche dall'arte decorativa, dal design, dagli oggetti archeologici. Ora, una parte della sua importante collezione, è in mostra alle Fondazioni Cini di Venezia, nello spazio de “Le Stanze del Vetro” sull'isola di San Giorgio Maggiore (13 aprile – 2 agosto), mostra a cura di Kaisa Koivisto e Pekka Korvenmaa : 300 opere d'arte finlandesi che sono state collezionate da Bischofberger e sua moglie Christina, entrambi spinti dall'interesse per lo stile Mid-Century Modern degli anni '50, le cui linee amorfe si macchiano nei vetri finlandesi e nelle opere di grandi artisti come Arp, Picasso, Magritte, Salì, Tanguy.

Come è iniziata la raccolta?

Tutto è iniziato nella galleria di Mark Isaacson e Mark McDonald a New York. Dal 1982 Bischofberger ha visitato regolarmente la Finlandia per affinare le sue capacità. È in Finlandia che Bischofberger ha scoperto l'aspetto principale delle opere d'arte in vetro finlandesi: la singolarità, la stessa del popolo finlandese.

Forme radicali, minimalismo, design concettuale spesso in forme piccole e vetro trasparente.

Tra i pezzi preferiti della collezione, il vaso Aalto disegnato nel 1937 dal grande architetto, ma anche opere di Gunnel Nyman degli anni '30 e '40, ispirate alla natura o ad oggetti come una collana di perle in un vaso. Poi le creazioni di Timo Sarpaneva e dei suoi vasi Lansetti, e dalla produzione più recente, le opere di talenti come Harri Koskinen.

Per saperne di più visitate il sito ufficiale: http://www.lestanzedelvetro.it/it/