Il 25 aprile è un giorno importante per l'Italia.
È infatti la Festa della Liberazione, il giorno in cui la Nazione celebra la fine della Guerra Civile Italiana, la fine dell'occupazione nazista grazie alla Resistenza italiana e agli Alleati, e la fine del Fascismo.
Rappresenta il ritorno della democrazia dopo la dittatura e l’inizio di una trasformazione radicale per l’intero Paese.
Per Venezia però è una giornata ancora più particolare, per due motivi.
Innanzitutto è il giorno di San Marco: una festa che si tiene per celebrare il santo patrono di Venezia, San Marco.
Poi c'è la Festa del bocolo: una giornata in cui gli innamorati regalano un solo bocciolo di rosa alla persona che amano.
La leggenda
Questa leggenda - vecchia presumibilmente di più di 1300 anni - riguarda Maria, figlia del doge Orso I Partecipazio , che si dice si fosse innamorata perdutamente di Tancredi, giovane bello e coraggioso di posizione sociale purtroppo modesta.
Il Doge, sperando di liberarsi da quello che vedeva come un brutto matrimonio d'amore, fece in modo che il povero Tancredi fosse inviato in una postazione lontana per combattere i turchi.
Nonostante il malizioso piano del Doge, il giovane si distinse valorosamente in guerra e la sua fama si diffuse in tutto il mondo.
Sfortunatamente però fu ferito a morte in battaglia e crollò vicino ad un cespuglio di rose.
Raccogliendo un'unica rosa, tinta del suo stesso sangue eroico, chiese a Orlando, un commilitone, di restituirla alla sua amata a Venezia come ultimo pegno di amore vero ed eterno.
Il 25 aprile, il giorno dopo aver ricevuto la rosa, Maria fu trovata morta nel suo letto con il bocciolo di rosa sul petto.
Da allora, il 25 aprile , secondo la tradizione, i veneziani esprimono i propri sentimenti ai propri cari con un bocciolo di rosa.
Venezia è davvero la città dell'amore e del romanticismo, non sei d'accordo?
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