Umberto Bellotto

Nato a Venezia nel 1882 dove morì nel 1940.
Ereditò la bottega di fabbro del padre e nel 1910, insieme all'architetto Cesare Laurenti, ottenne il brevetto per il connubio di ferro e vetro .

Espone alla Biennale di Venezia del 1914 e 1920.
I vetri delle sue composizioni sono eseguiti dagli Artisti Barovier e dai Fratelli Toso . Nel 1927 espone alla Triennale di Milano i vetri soffiati eseguiti da Pauly & Co.
Richiesto a Roma nel 1928 dal Ministro dei Lavori Pubblici, rappresentato dal veneziano Giuseppe Giurati, abbandonò del tutto l'attività vetraria.


Nell'edizione della Biennale del 1995 è stata dedicata all'artista una mostra di cinque opere.
Artista poliedrico nell'uso dei metalli, si è cimentato anche nella realizzazione di opere in bronzo fuso a cera persa, vetro, maioliche, realizzando vasi ornamentali dalle forme stravaganti, con applicazioni che sembrano essere le prue delle gondole.
Grande estimatore delle sue opere fu Gabriele D'Annunzio.



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