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Cosa succede quando due artisti giapponesi - Fujiko Enami e Ushio Konishi - incontrano il vetro di Murano?
Qualcosa di davvero magico.

Nel 1542, sulla piccola isola di Tanegashima, nel sud del Giappone, arrivò una nave portoghese che aveva fatto naufragio. Per l'Occidente fu questa la vera scoperta del Cipango (Zipangu), che Marco Polo descrive nel suo libro Il Milione come una "terra ricca d'oro e di perle".

Quel momento segnò l'inizio di frequenti scambi con l'Occidente: iniziarono ad arrivare mercanti occidentali e missionari cristiani, portando con sé oggetti e cibo mai visti prima in Giappone, comprese armi da fuoco e altri oggetti prestigiosi, che venivano presentati o come merci o come doni ai i governatori e la corte imperiale. Tra le tante cose introdotte dagli occidentali nel XVI secolo c'era il vetro veneziano.

Tra il 1992 e il 1993, nell'ambito di uno scavo archeologico nel sito del Castello di Hachioji, alla periferia di Tokyo, furono rinvenuti alcuni frammenti di filigrana di vetro, risalenti al 1590. Oggetti e frammenti di vetro veneziano sono stati rinvenuti anche in altri siti, ma la scoperta di una reliquia in filigrana è finora unica.

L'opera in questa foto, realizzata da Ushio Konishi per conto della Città di Hachioji, è la replica del vaso a cui si presume appartenessero i frammenti ritrovati.

Ushio Konishi - Teiera

Ushio Konishi - Piatto Avventurina

U shio Konishi - Set Tsukimi-zen

Ushio Konishi - Mizusashi: contenitore per l'acqua per la cerimonia del tè

Fujiko Enami - Tabakobon: set da fumo

Fujiko Enami - Suzuribako "Wisteria": scatola per scrivere

Fujiko Enami - Sagejyu: scatola da picnic

Fujiko Enami - Custodia portatile per pipe

Fujiko Enami - Inro

Fujiko Enami - Inori "Preghiera"

Fujiko Enami - Furidashi: piccoli contenitori per caramelle

Fujiko Enami - Chawan: ciotole da tè per la cerimonia del tè

Fujiko Enami - Calici karakusa blu

Sono già passati quasi vent'anni da quando ho iniziato ad utilizzare le murrine per i miei lavori.
Le murrine, come i mosaici, sono composte da una sequenza di motivi geometrici come punti, cerchi o quadrati separati tra loro. Ho cercato, tuttavia, di creare motivi organici che si sviluppino insieme. Negli ultimi anni mi sono ispirato sia ai motivi archeologici del periodo Jomon (dal 10.000 al 300 a.C.) in Giappone, sia ai motivi importati dall'Eurasia.
I sometsuke karakusa, motivi fitomorfi, furono importati in Giappone con le ceramiche cinesi del periodo Ming e furono apprezzati e applicati soprattutto nelle porcellane di Imari. Il karakusa, arabesco, affonda le sue radici in Mesopotamia e in Egitto e raggiunge l'Oriente lungo la Via della Seta.
Per noi artisti del vetro soffiato il calice è un oggetto particolare sia per la sua forma che per il processo produttivo. Da secoli a Venezia nascono capolavori che ancora oggi affascinano il mondo. Durante la mostra voglio confrontarmi con queste opere in omaggio a migliaia di artisti veneziani del passato e del presente.
-Fujiko Enami

Fujiko Enami - Arcobaleno dopo la pioggia

Scopri di più sui due artisti:
http://ushio-studio.com/english/index.html

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