A.Ve.M.

L'Arte Vetraria Muranese (A.Ve.M) nasce dalla liquidazione dei Successori Andrea Rioda nel novembre 1931.
Nel 1932 un gruppo di maestri vetrai decise di aprire una nuova vetreria, AVEM. I soci fondatori furono Antonio Ferro con i figli Egidio e Ottone, Galliano Ferro ed Emilio Nason. I primi prodotti, disegnati per lo più da Vittorio Zecchin , erano caratterizzati da leggerezza e purezza di linee, come il servizio di bicchieri, ampiamente descritto dalla rivista "Domus".
Presente fin dagli esordi alla Biennale di Venezia, l'azienda modificò rapidamente la propria produzione, in linea con le nuove tendenze contemporanee che prediligevano materiali spessi, come il vetro pulegoso o le figure realizzate in vetro pieno. Il periodo più interessante – artisticamente parlando – va dal 1940 alla fine degli anni '60.
Nel 1939 Giulio Radi , originario dell'isola di Murano, entra a far parte dell'azienda in qualità di direttore artistico. A lui si deve un approfondito lavoro di ricerca sulla reazione degli ossidi metallici sul vetro, sull'utilizzo di murrine, polveri d'oro e d'argento, abbinate a forme molto semplici, tendenti a enfatizzare la materia.
Purtroppo questo lavoro venne interrotto dalla sua prematura scomparsa nel 1952. Nel 1966 la Biennale di Venezia gli aveva reso omaggio, dedicandogli una mostra retrospettiva di 15 suoi articoli, tutti eseguiti dal maestro Luciano Ferro .
Altri eccezionali A.Ve.M. prodotti sono le vetrerie "anse volanti", inventate da Giorgio Ferro ed esposte alla Biennale di Venezia del 1952. Si tratta di vasi eseguiti in vetro di colore scuro, con superficie cangiante e grandi anse asimmetriche ricavate a caldo dal corpo principale del vaso stesso.


Questa lavorazione è in realtà molto difficile da eseguire e consente di ottenere effetti plastici peculiari, particolarmente adatti allo stile che caratterizzò le arti decorative degli anni '50. Nel 1955, dopo aver lavorato insieme per 22 anni, i rapporti tra i soci si inasprirono e Galliano Ferro lasciò l'azienda per aprire una fornace indipendente: portò con sé alcuni tra i migliori maestri oltre ai propri figli.

Nello stesso periodo collaborarono con l'A.Ve.M. i pittori Luigi Scarpa Croce e Anzolo Fuga. Il secondo di questi era già noto come autore indipendente di vetrate esposte con successo ad alcune Biennali di Venezia: appariva molto frequentemente come inventore di grandi pezzi asimmetrici con decori astratti, ottenuti mediante l'uso del lattimo vetri abbinati a murrine o paste policrome, coadiuvati in ciò dall'estro creativo di sperimentatore del maestro vetraio Luciano Ferro; Fuga fu presente, anche in qualità di progettista, alla Biennale di Venezia del 1966 con 4 vasi e 2 calici denominati "Folclore Ellenico".
L'azienda esiste ancora oggi ma ha cessato la produzione molto tempo fa.

Alcuni adesivi della ditta AVEM:

Bibliografia:
Avem: Arte Vetreria Muranese. Produzione artistica 1932-1972

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    Mar 28, 2024 at 22:18

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  • Terry Brown
    Feb 11, 2024 at 16:36

    I have a table chandelier that I believe is one by AVEM..It was received by my mother in mid 1960’s. Has a sticker that appears to be AVEM .
    Is there a site that could verify it? Maybe the value of it??
    Thanks for your time,
    TerryBrown

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