Costume jewellery made in Murano

Tratto tipico di Murano sono sempre state le vetrerie e la produzione del vetro, che inondavano i mercati della bigiotteria ma anche dei prodotti di lusso, o anche oggetti di uso quotidiano come bottiglie, piatti di vetro e vetro al piombo, esportati poi in tutta Europa. Ma se i prodotti di lusso sono famosi, che dire della produzione di bigiotteria meno conosciuta?

La bigiotteria in vetro di Murano ha una lunga storia che inizia con la produzione di perle di vetro.

Bigiotteria 1


Questa industria iniziò a Murano nel XII secolo su suggerimento di Marco Polo, che ne aveva portato alcuni esemplari dai suoi viaggi in Oriente. Da quel periodo ha inizio la produzione delle conterie - il nome deriva dal latino compus , che significa ornato, e indica perle utilizzate come decorazione e ornamento.

Inizialmente la materia prima era fornita da schegge di vetro importate dall'Oriente, che venivano fuse e riutilizzate. Successivamente le perle furono create da bacchette di vetro, piene o cave, allungate dal maestro e dai suoi assistenti. Sono stati poi lavorati secondo la tradizionale ed antica tecnica della lavorazione a lume. Dalle aste massicce si ricavavano perle a lume ; da quelle cave, perle conterie di varia forma: rotonde, cilindriche, sfaccettate.

La gamma di oggetti che si possono realizzare con questa lavorazione è vastissima: paroures, orecchini, bracciali sono i più comuni.

Un altro tipo di tecnica è il sommerso , che permette la creazione di perle fondendo foglie d'oro e d'argento con il vetro.

A seconda della tecnica di lavorazione, le perle di vetro si possono dividere in due categorie fondamentali: conterie , perle ottenute da bacchette precedentemente preparate, oppure perle a lume , ottenute avvolgendo il vetro ammorbidito attorno ad una bacchetta di ferro e arricchendola poi con altri materiali come oro, smalti, avventurina , millefiori . Quest’ultima lavorazione è più recente e risale al 1600.

Le diverse tipologie di perle realizzate oggi dai maestri vetrai sono:

1) conteria : perle di vetro di forma rotonda, con le dimensioni tradizionalmente utilizzate per creare i tipici fiori di Venezia o per ricami su stoffa. Il processo tradizionale prevede la lavorazione a lume con l'inclusione di foglie d'oro, argento o oro bianco nel vetro. Oggigiorno in bigiotteria con il termine conterie si intendono perle di piccola dimensione;

2) socièta : perla di colore unico, di forma sferica o ellittica;

3) mosaico o millefiori : rivestito di murrine;

4) sommerso : sopra un'anima di vetro monocromatico viene posta una graniglia di vetro colorato o anche una foglia d'oro, poi ricoperta da un altro strato di vetro cristallino; Bigiotteria 2

5) fiorato : sul nucleo del vetro iniziale è applicata una tessitura piatta di avventurina, mentre le estremità della perla sono decorate con fili realizzati anch'essi con avventurina. L'operazione si completa con puntini colorati rappresentanti piccoli fiori.

Le perle e i vari elementi decorativi vengono poi montati su un filo di cotone, argento o metallo anallergico, per formare collane e bracciali.

Da tutto ciò nasce la colorata e preziosa produzione veneziana. La storia continua oggi con moderne creazioni di bigiotteria di alta qualità, come i raffinati pezzi in vetro di Murano inventati dalla designer italiana Gabriella Nanni ( www.gabriellananni.it ).

Del resto a Venezia le botteghe artigiane non sono rare e i laboratori e le botteghe di bigiotteria - in cui potrete entrare e vedere la realizzazione di bijoux di tendenza - sono sorprendentemente numerosi.

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