Carlo Tosi il maestro del vetro soffiato a bocca.
Detta anche Caramea , (caramella in dialetto veneziano) - nasce nel 1929 a Murano. Iniziò come apprendista all'età di 9 anni presso la Vetreria Nason e nel 1943 divenne l'artista più importante nella squadra dei soffiatori di vetro.
Nel 1946 inizia a lavorare in una delle fornaci più importanti di Murano e del mondo: Barovier & Toso . All'età di sedici anni, solo tre mesi dopo essere stato assunto dalla Barovier & Toso, venne promosso e diventò Junior Master.
A 20 anni, nel 1949, lo chiese a Ercole Barovier - in seguito ottenuto - la carica di primo maestro vetraio ( maestro ).
Per 32 anni Carlo Tosi ha lavorato presso Barovier & Toso e durante questa lunga carriera ha collaborato con diversi artisti e designer tra cui Francis Pelzer, Livio Seguso , Ercole Barovier, Ettore Sottsass . Con artisti come Umberto Mastroianni e Fulvio Bianconi , ha lavorato anche per Venini .
Carlo Tosi non è stato solo maestro vetraio, è stato anche insegnante e ha formato molti tra i migliori soffiatori di vetro: Davide Fuin , Sergio Tiozzo, Bertino Geremia, Marino Santi, Roberto Finotto tra i più importanti.
Per ognuno di loro lavorare al fianco di Caramea e imparare da lui è stato un onore e un privilegio.
Nel 1980 fonda la propria Vetreria "Tosi Vetri d'Arte".
Le sue opere sono esposte al Corning Museum di New York, insieme ad un video del maestro mentre lavora.
La leggerezza del disegno e la perfezione che caratterizzano ogni sua opera, hanno reso Carlo Tosi un artista conosciuto in tutto il mondo.
Dopo una carriera così intensa, un giornale italiano gli ha chiesto quale sia stata l'esperienza più soddisfacente: " Quando la Regina di Svezia arrivò in visita a Murano, volle vedermi all'opera. Inoltre, il Corning Museum di New York ha esposto uno dei miei pezzi, insieme ad un video di me mentre lavoro. Molti americani hanno imparato le basi della lavorazione del vetro con questo video ."
Un ultimo aneddoto: ad una domanda sul suo soprannome "caramea" (caramella), il signor Tosi ha risposto: " Perché sono un ragazzo molto dolce".
